Senegal - I Nostri Consigli

Grandi spiagge sabbiose

Grandi spiagge sabbiose

Spettacolari baobab nell’interno

Spettacolari baobab nell’interno

Danze tradizionali

Danze tradizionali

Piroghe nel Porto di Lompoul

Piroghe nel Porto di Lompoul

Dakar, la capitale

Dakar, la capitale

Taxi collettivo per le strade di Dakar

Taxi collettivo per le strade di Dakar

Retba, il Lago Rosa

Retba, il Lago Rosa

 

Senegal - I Nostri Consigli

Da leggere:

“Buongiorno Senegal” di Cecilia Gentile, parla di un Paese indimenticabile, che entra nel cuore, incontrando, bianchi sorrisi e fuochi amici, notti magiche sotto le stelle, una terra accogliente e colorata. Un viaggio in bicicletta, in Senegal per unire l’Africa rispetto all’ Europa, e quella della bicicletta rispetto ai frettolosi mezzi a motore. Una magica combinazione capace di produrre trasformazioni interiori profonde, creando persone nuove, lasciandosi prendere dal caso, per ritrovare il proprio legame con la terra e riscoprire un nuovo modo di mettersi in relazione con gli altri. Solo così le pedalate nel caos di Dakar, le notti passate nei villaggi, la ricerca dell’acqua, le solitudini della savana, le onde dell’oceano, i canti mattutini dei muezzin e soprattutto l’incontro con le straordinarie persone del Senegal possono sciogliere i nodi del cuore.

 

Da vedere:

 “The Revolution Won't Be Televised”, un film di Rama Thiaw, dove il movimento di resistenza giovanile si oppone all'oligarchia senegalese. Vecchi che brutalmente si aggrappano al loro ruolo di capi di Stato sono diventati immagini negative in molti paesi dell'Africa, compreso in Senegal. Quando il presidente Abdoulaye Wade ha voluto correre per la carica di presidente nel 2011, un movimento di resistenza è sceso per le strade a manifestare il proprio dissenso. Poco dopo, un gruppo di rappers tra cui Thiat e Kilifeu, autoproclamatosi "y'en a marre" ( "Non ne possiamo più"), con il regista, hanno iniziato a documentare gli eventi - incontri, campagne, arresti, concerti e viaggi - da un punto di vista interno al movimento di resistenza. Nell'arco di diversi anni, è emerso un ritratto onesto dei giovani ai quali gli osservatori indipendenti hanno attribuito il ruolo di "ago della bilancia" nelle ultime elezioni politiche del Senegal. Rama Thiaw mostra i rapper e il loro ambiente con un'intimità la cui finezza cinematografica offre spazio, in cui inserire i conflitti spinosi tra musica e politica, strada e stato.

 

Da ascoltare:

Youssou N'Dour è un cantante e politico senegalese che ha creato un genere di musica popolare, noto come mbalax, un misto tra le tradizionali percussioni (griot) usate nei canti di preghiera, con arrangiamenti afro-cubani.

 

Da mangiare:
Il Senegal ha una cucina molto ricca e variegata, con un tripudio di sapori, odori e colori che mette assieme modi di preparazione e di consumazione tradizionali dei diversi gruppi etnici. I piatti sono principalmente a base di pesce, carne, verdure e riso, che ovviamente, non manca mai. Una particolarità che riguarda questo cereale è l’abitudine dei senegalesi a consumarlo “rotto”, questa usanza viene del periodo coloniale durante il quale i coloni francesi consumavano solo il riso integro ritenendolo più buono e lasciavano alle popolazioni locali gli scarti del riso rotti. Il Ceebu Jen è il piatto nazionale, a base di riso con pomodoro, pesce aromatizzato con prezzemolo ed erbe, fatto cuocere in un sugo ricco di verdure e di legumi locali cotti interi. Il Mafé è un piatto a base di riso bianco, servito con un sugo di burro di arachidi, carne di mucca o pollo, tagliata in pezzettini, e di verdure (carote, patate, cipolle, peperoncino, manioca…). Yassa è un piatto a base di riso bianco, servito con un sugo di cipolle, succo di limone e pepe nel quale viene fatto cuocere il pesce o la carne di pollo. Soupe kandia è un piatto a base di riso bianco, servito con un sugo a base di olio di palma e gombo nel quale viene fatto cuocere del pesce tagliato a dadini.